Margarita, Old fashioned, Bloody Mary, Daiquiri, Caipiroska, Long island, Cosmopolitan, Mojito e Paloma sono nomi noti perché hai la passione per cocktail e long drink? Vuoi far diventare questa passione un lavoro? Wow, ottima scelta. 

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Il lavoro di bartender è richiesto, soprattutto nelle stagioni più calde dell’anno, quando è ancora più piacevole sorseggiare un drink bello fresco. Inoltre, in primavera avanzata e d’estate si organizzano feste private e cerimonie all’aperto, riaprono i locali estivi, i villaggi turistici e i chioschetti sulla spiaggia. Non ti preoccupare però, il lavoro non manca anche nei mesi invernali e freddi.

Prima di scegliere se diventare bartender hai bisogno di ulteriori informazioni su questa professione? Vuoi capire meglio il/la bartender cosa fa, le mansioni e la differenza con barman e barlady? Ti stai domandando anche se puoi trovare impiego senza esperienza e hai bisogno di consigli

Sei nel posto giusto, in questo articolo noi di Jopla creiamo il giusto mix di informazioni e suggerimenti per il tuo futuro lavorativo. 

E ora, shakeriamo!

C’è differenza tra barman e bartender? E flair bartender?

Una prima domanda, che forse ti è venuta subito in mente, è: c’è differenza tra barman e bartender? Molto spesso questi termini sono usati come sinonimi e, in Italia, è forse più conosciuto il termine barman, o barlady per una donna. 

Ma c’è una differenza: il/la bartender è una figura professionale più moderna e recente. Si caratterizza per lo stile personale e la velocità nella preparazione di cocktail e long drink, grazie a tecniche e abilità del mestiere.

Di certo, però, le due professioni hanno molti elementi in comune: sono molto creative, comportano il contatto con le persone e un approccio scientifico e chimico alle bevande e alla loro miscelazione. 

Si chiama invece flair bartending un’ulteriore evoluzione della professione. Cosa fa il/la flair bartender? Aggiunge alla preparazione dei cocktail le doti acrobatiche. I movimenti e i trick del flair bartending incantano e lasciano a bocca aperta le persone, che ammirano flair bottle e shaker roteare in aria prima di bere il drink dal bicchiere.  

Il o la bartender cosa fa: le mansioni principali 

Il lavoro di bartender implica una buona dose di curiosità e originalità, perché può creare nuovi cocktail e drink e deve curarne anche la presentazione, l’aspetto estetico. È utile pure avere la predisposizione a lavorare in orari serali e notturni, a contatto con una clientela numerosa che vuole bere senza dover aspettare troppo tempo. 

Chi fa questa professione lavora per:

– discoteche e locali notturni;

– bar, alberghi e ristoranti con cocktail bar;

– villaggi turistici;

– feste private ed eventi, per società di catering e banqueting e marchi di bevande. 

Ma si possono spalancare anche altre porte professionali: un/a bartender, infatti, può aprire un locale o intraprendere la carriera di bar manager

E ora veniamo alle mansioni: il o la bartender conosce moltissimi ingredienti, li combina assieme alla perfezione per ottenere ottimi drink bilanciati, alcolici o analcolici, e sa usare gli strumenti del mestiere

Quali sono gli attrezzi principali per preparare i cocktail?

– shaker

– bar spoon

– blender

– pestello

– colino

– pinza e paletta per il ghiaccio

–  squeezer, e molti altri ancora. 

Però non è sufficiente sapere creare ottimi drink: molto spesso nel bartending bisogna anche sapere le lingue, in particolare se si lavora in un locale o in una località turistica. E ancora, curare molto l’igiene personale e, talvolta, deve anche rispettare uno specifico dress code

Quando lavori dietro a un bancone, inoltre, sono necessarie anche altre numerose skill e abilità. Vediamo quali:

– mantenere pulita la postazione;

– monitorare la quantità e la qualità di ingredienti a disposizione e le scorte presenti in correlazione al numero di persone da servire;

– mettere i bicchieri in lavastoviglie per averli sempre puliti e pronti all’uso;

– consigliare a ogni cliente il cocktail più adatto, a partire da una richiesta generica, e soprattutto, saperlo raccontare;

– utilizzare la cassa;

– avere ottima memoria per ricordarsi le ricette e le ordinazioni.  

Due consigli per diventare bartender

L’improvvisazione, come in tutti i lavori, funziona poco. Anche se hai già ottenuto discreti risultati preparando drink e cocktail per persone amiche e di famiglia, che ti hanno dimostrato il loro entusiasmo, potrebbe non bastare.

Un conto è preparare un buon drink in casa, magari dopo aver studiato manuali e 

tutorial su YouTube. Un altro conto è garantire qualità alta in tempi stretti, con molta gente sconosciuta che ordina cocktail diversi, mantenendo sempre in ordine e pulito il bancone.

Molte offerte di lavoro, infatti, richiedono almeno un anno di esperienza nel settore, oppure attestati di scuole o corsi professionali. Non è detto, comunque, che tu non riesca a trovare lavoro senza avere esperienza, ma deve esserci qualche professionista disponibile a formarti on the job, partendo proprio dalle basi, come aiutante o come figura junior.

Se vuoi colmare la mancanza di esperienza, il nostro primo consiglio, quindi, è di trovare il corso o la scuola professionale che fa per te, che ti insegna le tecniche, le ricette e a bilanciare gli ingredienti. Con un bel mix, insomma, di teoria e pratica. 

In Italia non mancano scuole, associazioni e academy che organizzano ed erogano corsi, anche avanzati e approfonditi. Puoi imparare a intagliare il ghiaccio, guarnire un drink, produrre sciroppi artigianali, ma anche le tecniche di chiarificazione, sferificazione e affumicatura dei cocktail, solo per fare alcuni esempi. 

Un secondo consiglio che ti diamo è: se puoi, viaggia. Oltre ad aumentare le tue conoscenze linguistiche, puoi entrare in contatto con nuove tendenze da cui prendere ispirazione. Inoltre, puoi conoscere nuovi colleghe e colleghi bartender per confrontarti e assaggiare sempre ricette nuove. 

Per concludere, un terzo consiglio 

Dopo aver capito bene un/a bartender cosa fa, le mansioni e le skill, ti senti di iniziare subito a lavorare perché non hai tempo e risorse da investire in un corso? Il nostro consiglio è: se hai già creato ottimi cocktail, proponiti a un bar o un locale o a chi sta cercando bartender proprio nella tua zona!

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Have a nice job!

Silvia è copywriter e content writer appassionata di scrittura inclusiva. Ha lavorato per molti anni in agenzia come addetta stampa ed esperta di comunicazione, specializzandosi in diversi settori. Dal 2021 è freelance.