Trovare una persona in Italia che non ami la pizza è davvero un’impresa ardua. Qui si consumano ben 8 milioni di pizze al giorno, quasi 3 miliardi in un anno!

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Vero e proprio simbolo e delizia del Made in Italy gastronomico, la pizza ha origini antiche e incerte, persino per quanto riguarda la sua etimologia, ma quella classica, rotonda, soffice e con il cornicione alto –  la più famosa e amata – affonda le sue radici a Napoli. Però va detto che non esiste solo la pizza napoletana verace e tradizionale: nello Stivale si sono diffusi molti tipi di pizza, su cui si fa anche un po’ di confusione. Per fare alcuni esempi, in Italia troviamo: la pizza in pala alla romana, la pizza al taglio, la pizza in teglia toscana, la pizza fritta, la modaiola pizza gourmet, la sofisticata pizza contemporanea

E a livello economico e produttivo in Italia cosa muove l’importante settore della pizza? Ce lo dice l’indagine di CNA Agroalimentare, uscita nel 2022, che fotografa lo stato nel 2021 degli esercizi commerciali che producono e/o distribuiscono pizza. Nel Bel Paese lo scorso anno esistevano ben 121.529 attività. A causa della pandemia, purtroppo, nel biennio 2019-2021 sono diminuite del 4,2%. Ad aumentare di numero, invece, sono state solo le pizzerie da asporto, favorite dal lockdown e dal lavoro da casa: segnano un bel +38% nel periodo 2019-2021. Dal punto di vista dell’impiego, nel settore lavorano quasi 105mila pizzaioli, che raddoppiano nei weekend. 

Wow, che numeri! Ma non ci stupiscono perché l’Italia è il paese della pizza. Nel 2017 L’Unesco ha dichiarato la pizza napoletana Patrimonio dell’Umanità e nel 2010 l’Unione Europea l’ha riconosciuta Specialità Tradizionale Garantita.

La pizza poi, per chi vive in Italia, non è solo sinonimo di bontà, ma è anche di convivialità, famiglia e amicizia. 

E tu, adori la pizza, la mangi almeno una volta a settimana e pensi che tutte le pizze siano uguali? Allora forse non hai mai sentito parlare della pizza contemporanea. Nessun problema, ci siamo noi. Prosegui nella lettura del nostro articolo e scopri cos’è, come riconoscerla e le sue caratteristiche.

Cosa significa pizza contemporanea?

Ciò che fa dire che una pizza è buona e di qualità sono gli ingredienti e il contributo fondamentale di chi la produce, il pizzaiolo. Una figura professionale fondamentale, specializzata ed esperta di saperi e tecniche di arte bianca e panificazione. Il pizzaiolo e la pizzaiola, infatti, studiano le farine, gli impasti e le relative idratazioni e lievitazioni, le cotture e ricercano con grande attenzione le materie prime di qualità, il gusto e la panosità della pizza. 

Ricerca e innovazione, infatti, sono due caratteristiche alla base della pizza contemporanea, che nasce negli anni Duemila nel Nord Italia da pizzaioli che hanno sentito il bisogno di cambiare e rivisitare un’istituzione nazionale, la pizza appunto. E, come ogni evoluzione, non è stata indenne da critiche. 

Se fino a pochi anni fa si conosceva come pizza gourmet, oggi i protagonisti di questo cambiamento, i pizzaioli-chef, preferiscono chiamarla “pizza contemporanea” perché il primo termine risulta un po’ inflazionato e modaiolo. Forse anche con l’obiettivo di differenziarla da una concorrenza sempre più elevata.

Pizza contemporanea: la ricetta di successo 

Abbiamo visto che a contraddistinguere la pizza contemporanea sono la ricerca delle materie prime, fresche, stagionali ed eccellenti come i presidi Slow Food. E lo studio di lieviti, farine, impasti e tipi di cotture, assieme a una buona dose di innovazione e un bel pizzico di curiosità dei pizzaioli artigiani ed esperti. 

A caratterizzare la pizza contemporanea secondo Il Gambero Rosso sono: “lievito madre, padellini, un disco più alto e più soffice, alveolato, con un condimento da rivedere e mettere a punto a ogni cambio di menu, proprio come in un ristorante”. 

Vediamo ora più nel dettaglio le caratteristiche della pizza contemporanea così sarai in grado di riconoscerla quando ne avrai occasione. Partiamo!

1. L’impasto leggero e digeribile

La pizza gourmet e moderna presta molta attenzione agli impasti, leggeri e digeribili. Inoltre, devono essere in armonia ed equilibrio con gli ingredienti che compongono il topping della pizza stessa. E non è finita qui, anche le consistenze della pizza contemporanea possono essere diverse, in base alle esigenze del palato: un pane morbido e soffice, oppure croccante e scrocchiarello, dal cornicione basso oppure alto e alveolato. Tutto ciò è frutto dell’esperienza e della maestria di pizzaioli e pizzaiole d’autore. 

2. Il lievito madre

A dare il via all’evoluzione della pizza contemporanea è stato proprio l’uso sperimentale negli impasti del lievito madre, a lievitazione lenta e naturale. La pasta madre, infatti, conferisce all’impasto digeribilità e leggerezza. Diffida dunque da chi dice di proporre una pizza contemporanea e gourmet se l’impasto non è leggero ed è difficile da digerire.

3. Gli ingredienti d’eccellenza

Lo abbiamo già anticipato, ma repetita iuvant dice una famosa espressione latina: gli ingredienti e le materie prime utilizzate per guarnire la base della pizza contemporanea sono ricercate, fresche, stagionali e prive di conservanti. Sono perlopiù prodotti di eccellenza, IGP, DOP, appartenenti a presidi gastronomici. 

Anche le farine per gli impasti, che siano di cereali, di riso, integrali o semi-integrali sono sempre frutto di un’accurata selezione

4. Le forme diverse

Chi l’ha detto che la forma della pizza debba essere un disco tondo? Infatti la pizza contemporanea ha portato un’evoluzione anche nelle forme. Può essere tagliata in tranci quadrati o rettangolari quando assomiglia a una focaccia farcita, oppure assumere le sembianze di una mozzarella con il topping in cima per guarnirla e insaporirla. Ebbene sì, c’è anche chi produce una pizza bianca talmente lievitata e soffice da avere le parvenze del noto prodotto caseario nostrano. 

5. Le cotture 

Anche per quanto riguarda la cottura, la pizza contemporanea ha apportato modifiche e innovazioni. E così i forni possono essere diversi: non solo i più noti elettrico e a legna, ma anche a vapore e rotativo. A ogni forno infatti corrispondono risultati diversi di cottura e di consistenza del risultato finale.

6. L’impiattamento curato

Non c’è pizza gourmet contemporanea che si rispetti che non abbia una presentazione curatissima, che delizia gli occhi ancora prima del palato. Ecco dunque che gli ingredienti non sono tutti presenti nel momento dell’infornata, ma vengono adagiati con grande maestria all’uscita della pizza dal forno. Non solo per risultati estetici, ma anche per mantenere inalterati sapori, proprietà organolettiche e consistenze delle materie

Quanto costa una pizza contemporanea? Per queste sue caratteristiche, tale pizza è meno economica rispetto a quelle classiche. Il costo di una pizza margherita contemporanea può arrivare anche a costare 20€ o più. 

In conclusione 

Conoscevi le caratteristiche della pizza gourmet o per te sono una bella novità? Se sei alla ricerca proprio di un pizzaiolo chef esperto di pizza contemporanea, trova su Jopla la persona giusta nella tua zona.

Silvia è copywriter e content writer appassionata di scrittura inclusiva. Ha lavorato per molti anni in agenzia come addetta stampa ed esperta di comunicazione, specializzandosi in diversi settori. Dal 2021 è freelance.