Può capitare di avere una brutta giornata e di essere di cattivo umore. Ma è bene riuscire a dimostrarsi una persona gentile, educata e rispettosa.
In questo articolo, infatti, vediamo come sia vantaggioso, in termini di relazioni, essere un/a cliente o un datore di lavoro che coltiva e accoglie la leadership gentile.

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Noi di Jopla crediamo nella gentilezza e nei buoni rapporti professionali, perciò vogliamo darti 6 consigli e 3 esempi utili e aiutarti a ricevere recensioni positive sulla nostra piattaforma (questa è la nostra policy delle review).

Se sei un datore di lavoro oppure un/a cliente di un/a professionista i consigli che ti diamo sulla leadership gentile sono validi in entrambi i casi. L’obiettivo è accompagnarti nell’instaurare una buona relazione con le persone che ti prestano servizi o ti forniscono prodotti. Vediamo come.

6 consigli utili per esercitare la leadership gentile

La gentilezza è un valore che puoi coltivare e allenare, a partire da piccoli gesti e comportamenti quotidiani, da semplici accorgimenti e da determinate modalità di comunicazione.
Può essere sufficiente, ad esempio, dare e mostrare più attenzione, oppure è necessario riuscire a mettersi nei panni altrui. In sostanza, bisogna esercitare una predisposizione d’animo aperta verso le persone.

Essere gentili sul lavoro è anche una scelta che porta risultati positivi. Ad esempio aiuta a consolidare relazioni e partnership professionali. Le persone a cui affidi servizi o prodotti, infatti, saranno ben felici e soddisfatte di lavorare per te, e saranno pure più motivate.
E, altra cosa non da poco, ti lasceranno recensioni positive che altri professionisti potranno leggere.

Ricevere recensioni negative, al contrario, può scoraggiare altre persone a lavorare per te.

Se vuoi allenare la tua gentilezza sul lavoro e scoprire i consigli per diventare leader gentile, prosegui con la lettura dell’articolo.

1. Saluta con cortesia 

Può sembrare banale dirlo, ma viviamo in un mondo in cui si va sempre più di fretta e anche la comunicazione è sempre più istantanea, in particolare su chat e social. Ma il tempo per un saluto è davvero breve, anche quando si chiude una telefonata o ci si congeda da una persona.

Quindi quando ti relazioni con una persona, in generale, non solo dal punto di vista professionale, è sempre bene salutare. Basta un semplice “ciao”, confidenziale, oppure un “buongiorno”.
Dopo il saluto, allora, si può poi procedere a illustrare le esigenze e le richieste che riguardano il rapporto di lavoro.

2. Ringrazia per un lavoro ben fatto

Grazie è una parola bellissima ed esprime tutta la cortesia e la gratitudine, appunto, anche quando si tratta di rispondere a una richiesta con un rifiuto (il famoso “grazie, ma non mi interessa”). 

Pure in ambito lavorativo è molto importante ringraziare. Quando il/la professionista ha accolto una tua richiesta urgente, ha espresso un parere o un’opinione molto utili che ti hanno fatto riflettere, oppure ha eseguito un lavoro eccellente, dire grazie è un’ottima azione. La persona sarà molto felice di questo gesto gentile.

3. Ascolta in modo attivo

In un rapporto di lavoro è fondamentale l’ascolto attivo, cioè attento, partecipato, e non distratto. Fai capire che ti interessa, che sei presente, magari annuendo, o addirittura con un sorriso. 

La persona a cui hai commissionato un servizio o un prodotto, o hai affidato un progetto, è una professionista e dunque ha esperienza e competenze nel suo settore. Quindi se ti dà consigli e se ti propone alcune soluzioni, perché le ritiene migliori e più adatte, ascoltala e prova a considerare quanto ti dice, dandole fiducia. Si sentirà accolta e compresa grazie ai tuoi comportamenti gentili.

Se invece ciò che ti dice non ti convince ancora del tutto, fai domande per capirne di più e per chiarire subito più aspetti possibili.

Lo stesso discorso vale per altri dettagli e questioni che riguardano il rapporto professionale tra te e il/la professionista. Ascoltatevi a vicenda e mettete in chiaro subito i punti fondamentali perché non ci siano possibili incomprensioni e conflitti da gestire.

4. Dai un riscontro costruttivo

Se un servizio o un prodotto di una persona professionista ti hanno dato soddisfazione, fallo sapere a chi te lo ha fornito. Fai complimenti sinceri e comunica quali sono gli aspetti che hai apprezzato. Sarà un’iniezione di fiducia e autostima per questa persona e te ne sarà grata. Se sa di aver fatto un buon lavoro, forse si aspetta proprio una tua reazione soddisfatta e, se non la riceve, è probabile che ci resti male.

I feedback, positivi o negativi, sono fondamentali nel mondo professionale. Aiutano chi lavora a crescere, a capire se la direzione che si sta prendendo è quella giusta, e come ci si può migliorare.

Anche se non provi molta soddisfazione per ciò che ti ha consegnato un professionista, non esitare a comunicarglielo, ma ricordati di essere gentile nel farlo, mantenendo un atteggiamento di critica costruttiva. Più sotto nell’articolo ti mostriamo un esempio utile su come dare un feedback negativo, in modo rispettoso ma sincero.

5. Esercita l’empatia e non giudicare

Empatia è un termine molto utilizzato, e significa, in poche parole, la capacità di mettersi nei panni altrui e di capire come si sentono le persone. La leadership gentile pratica molto l’empatia, tramite l’intelligenza emotiva (qui trovi una definizione), per ispirare e motivare le persone e, di conseguenza, per garantire un buon rapporto di lavoro. Vedremo più oltre, in questo articolo, un esempio utile per come esercitarla.

In un rapporto professionale, e più in generale in un rapporto interpersonale, è altresì importante non giudicare, altrimenti la persona potrebbe offendersi. Al contrario, accogli opinioni, identità e caratteristiche diverse, senza mettere barriere culturali o causate da pregiudizi, magari del tutto inconsci e non intenzionali. Non è facile, ma anche l’empatia e il riconoscimento di pregiudizi sono anche queste doti che si possono allenare.

6. Dimostra umiltà

La persona gentile solitamente è anche umile e si pone in un rapporto paritetico. Se, ad esempio, stai usufruendo di un servizio o di un prodotto che hai affidato a una persona professionista, ritenersi in una posizione di superiorità non è una strategia che funziona. È bene, invece, mantenere un atteggiamento umile, perché la superiorità potrebbe essere vista come forma di arroganza e, di certo, non appartiene al valore della gentilezza.

Bene, ora che abbiamo visto i sei consigli utili per essere clienti e datori di lavoro cortesi esercitando la leadership gentile, passiamo a un piano più concreto con esempi utili.

Come si dimostra la gentilezza sul lavoro: 3 esempi utili

Qui di seguito presentiamo tre brevi, semplici ed efficaci esempi per essere gentili con le persone a cui si commissiona un lavoro. È tutta questione di comunicazione e di modi.

Scopri come fare.


1. Come fare una critica gentile e costruttiva

Può capitare di non essere felici e soddisfatti per un servizio (non c’è niente di male) e, come abbiamo visto, è utile comunicarlo. Ma come? È possibile farlo in modo gentile? Sì, e in qualsiasi modo: di persona, via mail, via chat o in una telefonata.

Se, ad esempio, vuoi esprimere un’insoddisfazione, non limitarti a dire «Quello che hai fatto non mi piace». Può essere una critica percepita come scortese e un po’ burbera. Prova a ingentilirla e a dare motivazioni, utili e costruttive.

Ad esempio puoi dire: «So che sei davvero bravo e valido nel tuo lavoro, perciò la prossima volta mi aspetto la tua solita e grande attenzione e cura per i dettagli».


2. Come esprimere un parere discordante con frasi gentili

Se non ti trovi d’accordo con quanto ti sta proponendo di fare il/la professionista a cui ti stai rivolgendo, è giusto che tu lo esterni. Ma è meglio evitare un secco «no, non lo voglio».

Anche in questo caso prova a motivare e a spiegarti, in modo che anche la persona possa capire e conoscerti meglio per proporti un prodotto più adatto a te e alle tue esigenze.

Ad esempio, se sei dall’estetista puoi dirle in modo assertivo: «grazie per il consiglio, ma questo colore di gel per unghie non lo sento mio. Lo preferisco più neutro, in linea con uno stile un po’ sobrio. Sono sicura che saprai fare un ottimo lavoro».


3. Come accogliere un imprevisto con empatia e gentilezza

Gli imprevisti capitano. Può succedere, infatti, che un fornitore ritardi una consegna fondamentale per il prodotto/servizio che hai commissionato al professionista, oppure che lui stesso, per cause di forza maggiore, non possa portare a termine il lavoro nei tempi stabiliti.

In entrambi i casi ci sarà un ritardo nella consegna dei lavori. La tua reazione potrebbe essere – comprensibilmente – un po’ risentita, perché hai proprio bisogno di quel prodotto o servizio. Ma questo è il momento giusto per esercitare l’empatia.
Cerca dunque di non fare sentire in colpa la persona, perché anche lei sarà dispiaciuta per il ritardo di cui non ha responsabilità. Ecco quindi un esempio di frase gentile da dire in queste occasioni: «Mi dispiace molto per il ritardo, ma so che non è colpa tua e non puoi farci nulla, quindi aspetterò il tempo necessario».


Se ti è stato utile questo articolo sulla leadership gentile, e vuoi esercitare la gentilezza sul lavoro provando questi consigli, trova su Jopla il/la professionista che fa per te.

Silvia è copywriter e content writer appassionata di scrittura inclusiva. Ha lavorato per molti anni in agenzia come addetta stampa ed esperta di comunicazione, specializzandosi in diversi settori. Dal 2021 è freelance.