Quando si parla di comunicazione assertiva sul lavoro, molto spesso si pensa al rapporto tra colleghi e colleghe in ufficio o alle richieste dei dipendenti nei confronti di responsabili o titolari d’azienda, oppure alla gestione dei clienti da parte di professionisti.

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Ma non solo: anche una buona leadership ha bisogno di avvalersi delle tecniche di assertività e di una comunicazione efficace con il team di lavoro.

In questo articolo vedremo innanzitutto cos’è la comunicazione assertiva, perché è utile ed è un valore aggiunto per leader o per persone che gestiscono un team o un/a professionista. 

Inoltre, per andare ancor più nella pratica quotidiana, presenteremo anche 3 esempi di comunicazione assertiva.

Così facendo, noi di Jopla vogliamo darti alcuni suggerimenti utili per ricevere ottime valutazioni dalle persone che lavorano per te tramite la nostra piattaforma. Vedi qui la nostra policy delle review per conoscerla meglio.

Infine, ricorda che se comunichi in modo efficace, chiaro e gentile, non sarà felice e soddisfatta solo la tua squadra di lavoro ma lo sarai anche tu. Insomma, meno stress e più risultati per chiunque. 😊

E ora, non ti resta che proseguire con la lettura per trovare le risposte che stai cercando sulla comunicazione assertiva per leader. 

Comunicazione assertiva: il significato

Come per ogni abilità comunicativa, c’è chi è più incline ad essere una persona che agisce in modo assertivo e chi, invece, deve provare a esercitarsi per ottenere risultati. Ma vediamo intanto cosa significa comunicazione assertiva

La parola “comunicazione” deriva dal latino e significa “mettere in comune, fare partecipe” (da “cum”, in italiano “con”, e “munire”, legare). Comunicare infatti è l’azione che trasmette qualcosa ad altri. 

Anche l’aggettivo “assertivo” deriva dal latino, e significa asserire, affermare. Perché con l’assertività si affermano e si esprimono le proprie opinioni ed emozioni, in modo chiaro, cortese, fermo ed efficace ad altri individui. 

Dunque, la comunicazione assertiva è una modalità di comunicazione gentile, che permette alla persona di affermare le proprie volontà e necessità.

Scopriamo quindi perché è utilissima per la leadership nell’ambito professionale. 

I vantaggi della comunicazione assertiva per la leadership

Allenare la comunicazione assertiva, per poi metterla in pratica, comporta davvero parecchi vantaggi per la leadership. 

Innanzitutto perché comunicando in modo assertivo si crea un ambiente di lavoro sereno, con poche conflittualità, dove regnano il dialogo e l’ascolto reciproco. Non è una cosa di poco conto.

Anche perché in un clima lavorativo di questo tipo, di fiducia e rispetto, le persone si sentono a proprio agio, instaurano relazioni efficaci e ricevono stimoli maggiori. Fioriscono così nuove idee e raggiungono più facilmente gli obiettivi, via via sempre più ambiziosi. Al bando dunque lo stress, l’insoddisfazione e i conflitti non gestiti causati da un comunicazione non efficace.

Inoltre, essere leader non significa essere una persona aggressiva e impositiva ma, al contrario, per il bene di chi lavora in azienda o nella squadra, una valida leadership è in ascolto, aperta al dialogo, riconosce e ammette le proprie responsabilità. Ѐ, insomma, una guida, non autoritaria, ma autorevole e assertiva. 

3 esempi di comunicazione assertiva 

Per potere comprendere bene cosa si intende per comunicazione assertiva non c’è nulla di meglio che portare alcuni esempi. Eccone tre che abbiamo pensato ti possano essere utili. 

1. Parla in prima persona e presa attenzione al tono di voce

Quando ti trovi nella situazione di dover comunicare qualcosa di spiacevole a una persona, che sia un errore che ha commesso o un comportamento irrispettoso, non è facile farlo al meglio. 

Quello che ti consigliamo noi, innanzitutto, è di chiarirti le idee, pensando a cosa dire prima di affrontare la persona in questione, in modo da parlare in modo logico e chiaro, senza giri di parole e il rischio di fraintendimenti. Inoltre, è importante che tu le parli in privato, non davanti ad altre persone. 

Preferisci una comunicazione in prima persona, evita un “noi” generico. Non giudicare e mettiti in ascolto, per costruire un dialogo costruttivo.  

Inoltre, presta attenzione al tuo tono di voce e al tuo linguaggio non verbale: non deve essere in contraddizione rispetto a quello che stai comunicando con le parole. Scegli un tono pacato, ma fermo, e una postura che non denota chiusura o nervosismo. In tal modo darai di te un’immagine positiva e autorevole, ma non autoritaria e aggressiva.

Non è facile riuscirci, ma procedi per step e non farti fretta. Allenati e celebra i risultati che arriveranno. 

2. Dai l’esempio, anche nelle responsabilità

Può capitare che il team non abbia raggiunto i risultati sperati. Prima di affrontare la questione spinosa, analizza i motivi, pensa se hai avuto anche tu una responsabilità ed elabora strategie e soluzioni per evitare che accada nuovamente. 

Dopodiché parlane con il team in modo pacato, cortese e costruttivo e, se la responsabilità è condivisa, non dare la colpa solo agli altri. Ammetti le tue responsabilità, dai l’esempio, e illustra le proposte di miglioramento per il futuro. 

Non perderai l’autorevolezza da leader, anzi, ti guadagnerai la fiducia, la stima e il rispetto di chi collabora con te. Ti vedranno come un riferimento, un modello da prendere ad esempio, che non si arrende di fronte alle difficoltà o ai risultati non raggiunti. Così facendo migliorerai il lavoro di squadra.

3. Non procrastinare e affronta le situazioni conflittuali 

Se noti che in ufficio o nella squadra di lavoro ci sono attriti o malumori, agisci subito e in tempo prima che la situazione possa sfuggire di mano e degenerare, perché non si lavora bene in un ambiente conflittuale.

Affronta le persone con gentilezza e fermezza e capisci cosa non funziona, quali sono le richieste o i contrasti, senza giudicare. Nel caso di torti subiti o di un comportamento non adatto a un clima di lavoro sereno, prendi in disparte la persona che ha attuato il comportamento scorretto per parlare e chiarire la situazione, in modo che non avvenga più. 

Ricordati di farlo in modo cortese, ma fermo, senza toni aggressivi, inquisitori o con nervosismo e manipolazione.

Parlarsi è importante perché dà un chiaro segnale di attenzione per la situazione che si è generata, e non va presa sottogamba. Inoltre permette di appianare attriti e discussioni, che creano un ambiente negativo. L’obiettivo, infatti, è quello di garantire un clima di lavoro rispettoso, sereno e collaborativo. 

Mettere in pratica la comunicazione assertiva

Esistono molti manuali e corsi che insegnano la comunicazione assertiva ed efficace sul lavoro. Pur essendo utili, la comunicazione si può migliorare e allenare da sé, col tempo e l’esercizio, anche senza aver letto libri o frequentato corsi.

Se vuoi mettere in pratica questa abilità molto utile, puoi provarci da subito, magari anche grazie ai nostri consigli. 😊

Come? Iscriviti a Jopla, apri il tuo profilo, scopri tutti i vantaggi, e lavora con il/la professionista che stai cercando. 

Buon allenamento! 😉

Silvia è copywriter e content writer appassionata di scrittura inclusiva. Ha lavorato per molti anni in agenzia come addetta stampa ed esperta di comunicazione, specializzandosi in diversi settori. Dal 2021 è freelance.