Se raccontare il mondo e i fatti in modo obiettivo è sempre stato un tuo sogno, dare notizie e intervistare persone ti entusiasma, forse il giornalismo è il settore che fa per te.
In questo articolo noi di Jopla ti aiutiamo proprio a capire come realizzare il tuo desiderio professionale. Scopri allora come diventare giornalista e avere il famoso “tesserino”. 😊

Il lavoro di giornalista è bellissimo, molto utile e prezioso per la società, perché ha la responsabilità e l’onere di raccontare fatti e notizie in modo comprensibile a tutti e di dare informazioni veritiere e verificate alle persone.

STAI CERCANDO UN/A GIORNALISTA?

Trovala su Jopla!

Quali sono i media e le testate per cui un/a giornalista può lavorare? Agenzie di stampa, quotidiani e periodici (anche online), radio, televisioni (pubbliche, come la Rai, oppure private), podcast.
E di quali settori? Esistono diversi tipi di giornalismo e numerosi settori in cui trovare lavoro. C’è chi si occupa di sport, chi di inchieste, di politica, di cronaca, di cronaca nera, di reportage. Insomma, il mondo del giornalismo è davvero stimolante, vasto e variegato. Ora ti aiutiamo a conoscerlo un po’ meglio.

Nello specifico vediamo se ci sono, e quali sono, i titoli di studio professionalizzanti e qual è il percorso da intraprendere. E poi ti spieghiamo una cosa fondamentale: la differenza tra giornalista pubblicista e giornalista professionista. Saperla ti può essere utile anche se sei già pubblicista e vuoi capire come fare praticantato per diventare professionista. 

Prosegui nella lettura dell’articolo se ti interessa saperne di più.

Cosa fa un/a giornalista

Il termine giornalista proviene dal francese “journaliste” che, a sua volta, deriva da “journal” (giornale). In italiano ci sono anche numerosi sinonimi per questa parola, in base alle mansioni che il/la giornalista ricopre. Per citarne alcuni: articolista, redattore o redattrice, cronista, reporter, inviato/a, corrispondente, caporedattore o caporedattrice, critico/a. 

In Italia la professione è riconosciuta da una legge dal 1908. Pochi anni dopo, nel 1925, nasce l’albo dei giornalisti, gestito poi dal relativo Ordine nazionale dei giornalisti, ente pubblico nato nel 1963, che rappresenta, tutela e vigila il lavoro di chi fa parte dell’albo.

Il lavoro di giornalista è affascinante ma non è semplice, perché bisogna andare a fondo dei fatti e verificarli, valutare i contesti, fare ricerca, analizzare dati e intervistare persone. È necessario avere un quadro completo e veritiero della situazione prima di dare una notizia o di scrivere un articolo. Si può infatti definire il lavoro del reporter come una sorta di lavoro investigativo.
Dopo la fase di studio e analisi, il/la giornalista scrive o racconta una notizia, nel modo più semplice, sintetico e comprensibile possibile perché si rivolge a un pubblico ampio. E non solo, il racconto deve essere ben scritto, rispettando l’ortografia e la sintassi, ma deve anche essere interessante. Infine, dopo la scrittura e la revisione del contenuto, lo pubblica direttamente oppure lo invia alla redazione di riferimento. 

Il/la giornalista, per etica professionale, racconta i fatti in modo obiettivo senza aggiungere commenti personali, ma ci sono delle eccezioni: è il caso dell’opinionista, dell’editorialista e della critica (letteraria, artistica, musicale, cinematografica, gastronomica,…). In tal caso, nel lavoro metterà al centro proprio le sue opinioni e i suoi commenti, quelli comunque di una persona esperta, informata e professionale. 

Le competenze necessarie nel giornalismo

Un/a buon/a giornalista deve possedere diverse competenze e caratteristiche, che si possono acquisire o allenare nel tempo. Vediamo di seguito le principali:

  • grande spirito critico e di analisi;
  • buona cultura generale;
  • curiosità per ciò che accade intorno;
  • voglia di informarsi costantemente, dal livello locale a quello internazionale; 
  • un’etica forte e salda;
  • ottime capacità di scrittura e di racconto;
  • abilità di comunicazione, di sintesi e di semplificazione;
  • buone conoscenze informatiche, del web e dei social (talvolta anche di scrittura Seo);
  • flessibilità nella gestione e nell’organizzazione del lavoro, anche in situazioni di stress con tempistiche strette, e in orari parecchio variabili. 

Chi svolge questo lavoro ha una grande responsabilità e visibilità, perciò deve attenersi a regole e protocolli, a veri e propri codici deontologici su materie e argomenti diversi e importanti, ad esempio: tutela della privacy delle persone, dei diritti dei minori, divieto di discriminazione e di fare pubblicità. Esistono anche Carte e linee guida per trattare in modo corretto e informato tematiche e argomenti delicati: salute e malattia, infanzia, migrazioni, minoranze, tratta di esseri umani e violenza di genere. 

Se dopo avere visto cosa fa un/a giornalista, e quali sono le competenze richieste, pensi che sia proprio il lavoro che fa per te allora continua a leggere. Saprai come diventare giornalista pubblicista e professionista.  

Come diventare giornalista pubblicista

Per diventare giornalista pubblicista in Italia non occorre avere una laurea, né superare un Esame di Stato. Ma ci sono alcuni requisiti necessari per godere del titolo di pubblicista. Più sotto vediamo quali.

Innanzitutto chi è giornalista pubblicista? Chi svolge attività giornalistica per almeno due anni in modo retribuito e non occasionale. A questa attività può però affiancare altre professioni o impieghi: lo stabilisce la legge di riferimento in Italia, la n.69/1963, intitolata “Ordinamento della professione di giornalista”. Questa è una differenza fondamentale con il/la professionista, che – al contrario – svolge esclusivamente e in modo continuativo il lavoro di giornalista. 

Per iscriversi nell’elenco dei pubblicisti devi rivolgerti al Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti dove hai la residenza. 

Cosa occorre per l’iscrizione?

  1. Possedere i requisiti di legge (non avere precedenti penali e dimostrare di avere pagato la tassa di concessione governativa);
  2. Presentare gli articoli a tua firma che sono stati pubblicati su giornali, periodici regolarmente registrati e diretti da una persona iscritta all’Albo dei giornalisti che può certificarti l’attività svolta;
  3. Presentare i certificati dei direttori o delle direttrici delle pubblicazioni, che dimostrano la tua attività pubblicistica regolarmente retribuita da almeno due anni;
  4. Presentare la fotocopia dell’eventuale contratto di collaborazione con la testata (o le testate) con cui collabori;
  5. Presentare la documentazione dei compensi ricevuti negli ultimi 24 mesi, che devono essere in regola con le norme fiscali in materia.

È importante sapere che per conoscere l’importo delle tasse e il numero di articoli necessari per iscriverti all’ordine dei pubblicisti bisogna rivolgersi all’Ordine regionale dei giornalisti. Trova qui l’ordine della tua Regione.

Specifichiamo che anche fotografi/e e fotoreporter possono iscriversi nell’elenco dei giornalisti pubblicisti se documentano l’attività fotogiornalistica. Anche in questo caso, il lavoro deve essere retribuito da almeno due anni e la testata deve essere registrata e diretta da una persona iscritta all’albo, che certifica l’attività fotografica per scopi giornalistici. 

Come diventare giornalista professionista

Per diventare giornalista professionista c’è bisogno di qualche requisito in più rispetto al pubblicista. Di seguito ti elenchiamo il percorso.

  1. Primo step:
    fare praticantato per 18 mesi
    (un anno e mezzo) e seguire un corso di preparazione teorica di 45 ore (ce ne sono anche online) promosso dal Consiglio nazionale o dai Consigli regionali dell’Ordine;
    oppure frequentare per due anni una scuola di giornalismo autorizzata.
  2. Secondo step:
    superare l’esame di idoneità professionale (qui tutte le informazioni utili). 

Il praticantato per diventare giornalista professionista

Per svolgere il praticantato, che ti fa accedere all’esame di idoneità per diventare giornalista professionista, non serve la laurea, proprio come per i pubblicisti.
La legge, infatti (sempre la n. 69/1963), parla di licenza di scuola media superiore. Un titolo accademico però è necessario nel caso in cui tu voglia frequentare un master delle scuole di giornalismo riconosciute, che di fatto sostituiscono il praticantato.

Dunque se vuoi iscriverti al registro dei praticanti devi dimostrare di svolgere l’attività presso una testata giornalistica registrata oppure frequentare una delle scuole di giornalismo riconosciute dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. 

Ma ci sono altri modi per accedere al praticantato

Puoi fare praticantato anche in questi casi:

  • se svolgi attività giornalistica in un ufficio stampa in cui è presente una redazione  (secondo l’articolo 34 della legge 69/1963), puoi contattare l’Ordine regionale dove hai la residenza o il domicilio per informarti e per verificare la documentazione da presentare per fare domanda di praticantato;
  • se sei già giornalista pubblicista freelance e svolgi attività giornalistica da almeno tre anni, con una o più testate, puoi rivolgerti al Consiglio regionale dell’Ordine di residenza per chiedere l’iscrizione al registro dei praticanti. Però puoi accedere all’esame di idoneità professionale solo dopo aver frequentato seminari del Consiglio nazionale o corsi regionali dell’Ordine.

In sintesi 

Riassumendo, per diventare pubblicista ti occorre trovare delle testate registrate con cui lavorare. Per diventare professionista, invece, devi innanzitutto fare praticantato (lavorando presso una testata registrata, o un ufficio stampa, o collaborando come pubblicista freelance) oppure frequentare una scuola di giornalismo riconosciuta, dopodiché – in entrambi i casi – dovrai superare l’esame previsto.

Cerchi lavoro come giornalista?

Se sei giornalista pubblicista o professionista, e stai cercando lavoro, abbiamo anche noi una notizia da darti, ed è buona. 😊 Sei proprio nel posto giusto per trovare lavoro! Apri il tuo profilo su Jopla e fatti trovare da clienti e aziende che hanno bisogno di una persona come te e delle tue doti di scrittura, sintesi e analisi.

Se invece stai cercando un/a giornalista per la tua attività, puoi trovarla/o su Jopla!

Silvia è copywriter e content writer appassionata di scrittura inclusiva. Ha lavorato per molti anni in agenzia come addetta stampa ed esperta di comunicazione, specializzandosi in diversi settori. Dal 2021 è freelance.