Cercare una baby-sitter fidata che possa occuparsi dei bambini quando i genitori non sono in casa è forse una delle incombenze più temute dalle famiglie. Non è facile scegliere una persona a cui affidare questa grande responsabilità, eppure spesso è una scelta non rimandabile.

CERCHI UN/A BABYSITTER?

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Straordinari sul lavoro, un imprevisto fuori casa o semplicemente la voglia di goderti una serata a due senza i piccoli; qualsiasi siano le tue motivazioni, vogliamo rassicurarti: se saprai scegliere la baby-sitter giusta per le tue esigenze, i tuoi figli saranno al sicuro e ben accuditi non appena chiuderai la porta alle tue spalle.

A questo punto, la domanda è: come si fa a scegliere la baby-sitter perfetta? 

In questo articolo ti daremo qualche consiglio per vincere ogni reticenza e scegliere con fiducia la persona a cui lasciare i tuoi bambini quando tu non puoi stare in casa con loro. Per farlo, abbiamo intervistato Elena Bellini, emiliana, mamma di un bambino di 6 anni e di una bambina di 3, che ha una solida esperienza con le interviste alle baby-sitter.

Tata o baby-sitter?

Prima di approfondire le tecniche migliori per cercare una baby-sitter, partiamo con una precisazione: trovare una babysitter non è lo stesso che assumere una tata.
Le tate di solito hanno una formazione specifica e la loro professione ruota intorno alla cura dei bambini a tutto tondo: preparano loro i pasti, curano il loro abbigliamento e il bucato e si occupano di parte della loro educazione. Normalmente, quello della tata è un lavoro full-time che si svolge in seno a una sola famiglia.

Una babysitter, nella maggior parte dei casi, svolge questo lavoro in modo più flessibile, di solito come part-time per arrotondare i suoi guadagni o come lavoro extra durante gli studi. Quello della baby-sitter è un lavoro con un orario più circoscritto e prevede meno responsabilità rispetto a quelle della tata. 

Lo scenario più classico è che una famiglia ricorra a una baby-sitter per intrattenere i bambini e giocare con loro per qualche ora mentre i genitori sono fuori casa. Contrariamente alle tate, a una baby-sitter non viene richiesta una qualifica specifica nell’educazione dell’infanzia.

Trovare una baby-sitter: l’esperienza di Elena

Molte persone chiedono ad amici e familiari di fare da baby-sitter ai propri figli. Questo però non sempre è possibile, soprattutto per le famiglie che vivono più lontane dai loro affetti.

In questi casi, avere in rubrica il numero di una baby-sitter di fiducia è fondamentale. L’esperienza di ricerca di una baby-sitter varia da famiglia a famiglia, ma chiunque può concordare sul fatto che questa scelta non si faccia a cuor leggero.

Se sei alla tua prima esperienza e hai bisogno di ispirazione, ti proponiamo il racconto di una donna che ha già avuto diverse esperienze con le baby-sitter. Elena Bellini ha 36 anni, vive a Sant’Ancargelo di Romagna con suo marito Paolo, e ha due figli: Leonardo di 6 anni e Anna Vittoria di 3 (e ad aprile 2021 arriverà anche una nuova sorellina o un fratellino ad allargare la famiglia!).

Ciao Elena! Ricordi in che occasione hai avuto bisogno per la prima volta di una baby-sitter?

Sì! Ho avuto bisogno per la prima volta di una baby-sitter quando Leonardo aveva circa un anno e mezzo e io avevo deciso di riprendere a lavorare dopo la pausa maternità.

Con quali sensazioni ti sei approcciata alla ricerca di una baby-sitter?

Ero abbastanza serena: avevo avuto tutto il tempo per stare con mio figlio nel suo primo anno e mezzo di vita e sapevo che lui si sarebbe approcciato con un atteggiamento molto positivo verso la persona che avrei scelto. È sempre stato un bambino molto vivace, estroverso e socievole.

Che canali hai usato per trovare una baby-sitter?

Mi sono affidata principalmente al passaparola e ad alcune pagine Facebook della mia città, in particolare quelle rivolte alle mamme. Ho scritto un post nel quale chiedevo consigli su una brava baby-sitter e ho ricevuto alcuni contatti. A volte le domande più semplici sono anche quelle più efficaci!

Quali domande ti sei assicurata di fare alle baby-sitter candidate prima di sceglierne una?

Premetto che io cercavo una baby-sitter che si occupasse di mio figlio a casa propria, in contemporanea con altri bambini.
Volevo che Leonardo cominciasse a relazionarsi con altri bambini in attesa dell’inserimento all’asilo nido. Dopo un veloce contatto telefonico ho preferito conoscere subito di persona le candidate, per vederle “all’opera” e capire come si relazionavano con Leonardo. 

Cercavo una persona dolce, paziente, sorridente e positiva, che conoscesse le manovre di disostruzione pediatrica e di primo soccorso, che avesse molta fantasia per far giocare i bambini e una casa adatta ad accoglierli. Speravo di trovare una baby-sitter che fosse anche già mamma di bambini di età simile al mio, perché ero convinta che sarebbe stata più sensibile alle difficoltà tipiche dell’età di mio figlio.

Come è andata? Raccontaci la tua esperienza e qualche aneddoto, se te ne vengono in mente.

La prima persona a cui mi sono rivolta non andava bene e l’ho capito nel giro di pochi minuti: a casa sua i bambini potevano giocare solo in una stanza, completamente vuota e fredda e con una finestra spalancata ad altezza bambino (e l’appartamento era al secondo piano!).


Con la seconda candidata, invece, c’è stato subito feeling: badava da anni a molti bambini contemporaneamente, la sua casa era a prova di bambino, aveva figli e mi è sembrata da subito molto dolce e amorevole.
Purtroppo, qualche giorno più tardi, mi sono resa conto che il suo approccio nei confronti del mondo dell’infanzia era molto diverso dal mio. Parlando con lei, poi, ho saputo che spesso doveva lasciare i bambini (di età dai 3 mesi ai 3 anni) da soli per qualche minuto. Leonardo in realtà era molto sereno e si divertiva, ma io avevo ormai perso completamente la fiducia in quella persona e ho cercato velocemente una soluzione alternativa.

Per fortuna, dopo questa brutta esperienza, ho conosciuto la baby-sitter che è stata con Leonardo e poi con Anna Vittoria per diversi anni. Lei è stata sempre stata disponibile, amorevole e preparata. Ho potuto contare sulla sua presenza anche in momenti difficili. Si è occupata dei miei figli con amore condividendo con loro la sua vita, la sua casa e la sua famiglia. Peccato che oggi non faccia più la babysitter!

Quali consigli daresti ai genitori che stanno cercando la loro prima baby-sitter?

Consiglio di fare moltissime domande: toglietevi ogni dubbio e osservate la persona mentre gioca con i bambini. Parlate anche con i vostri figli per conoscere la loro opinione. State per affidare a un’estranea il vostro bene più prezioso e avete tutto il diritto di essere più che sicuri che si tratti della persona giusta.

10 domande da fare a una baby-sitter prima di assumerla

Come dice anche Elena, fare domande e vedere la futura baby-sitter all’opera è la strategia ideale per impostare il colloquio. Poiché il feeling della baby-sitter con i tuoi bambini è qualcosa che potrai valutare solo tu di persona, qui ti aiutiamo con una lista delle domande più importanti da fare per conoscerla meglio:

1. Per quante famiglie hai già fatto da babysitter? Quanti anni avevano i bambini?

2. Perché ti piace lavorare con i bambini?

3. Fai altri lavori o attività part-time?

4. Fumi?

5. Quali attività ti piace svolgere con i bambini durante le ore di baby-sitting?

6. Cosa ti piace meno del lavoro di baby-sitter?

7. Hai una certificazione di primo soccorso? Se non la hai, sapresti cosa fare se un bambino sta soffocando?

8. Hai la patente? Ti senti di guidare l’auto in caso di emergenza?

9. Qual è il tuo approccio alla disciplina? Come reagisci quando i bambini fanno i capricci?

10. Raccontaci di un’occasione in cui ti sei trovata a gestire diverse attività allo stesso tempo: come ti sei organizzata? A quali hai dato priorità?

Questa lista è solo il punto di partenza per approfondire la conoscenza con la persona a cui affiderai i tuoi bambini. Per il resto, dai ascolto al tuo istinto e a quello che ti suggerisce: se c’è qualche aspetto della persona intervistata che non ti convince, indaga meglio oppure passa alla prossima candidata.

Have a nice job!

Alice è una copywriter specializzata in linguaggio inclusivo, con una lunga esperienza di scrittura di contenuti web nel settore viaggi e nel tech. Dal 2015 collabora attivamente con la comunità open-source di WordPress. Vive a Barcellona dal 2012.