Come si gioca a squash: regole e differenza tra padel e squash

Se stai cercando uno sport faticoso, divertente e competitivo per sudare tanto, scaricare lo stress e mettere alla prova corpo e mente, lo squash potrebbe essere quello giusto per te. I benefici sono numerosi: rinforzi gambe e braccia, acquisisci maggiore forza e resistenza così come concentrazione, mira, precisione, velocità e tattica. Niente male! 😊

Un’unica avvertenza: se hai problemi alle articolazioni valuta se lo squash è adatto a te perché si sollecitano molto ginocchia, caviglie, gomiti e spalle. 

Inoltre, può essere utile sapere già da subito che l’attrezzatura necessaria per giocare non è particolarmente costosa. Ti servono solo una racchetta, una pallina, scarpe sportive con una suola chiara (per non lasciare segni sul campo) e un paio di occhiali per proteggere gli occhi da eventuali colpi della palla (obbligatori per under 19).

Vuoi conoscere di più questo sport? Nel nostro articolo ti raccontiamo come si gioca a squash, le sue regole e la differenza con il padel, uno sport simile e molto diffuso in questi anni. 

Buona lettura!

Se invece hai già le idee chiare e vuoi cominciare subito a giocare, cerca su Jopla un/a insegnante di squash vicino a te. Sei proprio tu un/a maestro/a di squash? Allora iscriviti gratis a Jopla per trovare nuove persone a cui fare lezione.   

Prima di iniziare a spiegarti come si gioca a squash, possono interessarti alcune brevi informazioni e curiosità su questo sport.

Le origini dello squash risalgono all’inizio del XIX secolo: in una prigione di Londra i detenuti, per tenersi in forma, inventano uno sport davvero molto simile. Lo testimonia Charles Dickens nei “Pickwick Papers”. Nel 1822, poi, alla Harrow School di Londra viene allestita un’area per giocare a questo sport, ma è soltanto nel 1923 che lo squash si dà un regolamento ufficiale.

In Italia, invece, lo squash approda negli anni Settanta a Bologna, dove nasce la prima scuola italiana di squash. Nel 1985 si costituisce la FIGS-Federazione Italiana Giuoco Squash, riconosciuta dal CONI come disciplina associata, con sede a Riccione.  

E, infine, hai mai pensato da cosa deriva la parola “squash”? L’etimo è inglese: il verbo onomatopeico “to squash” significa “schiacciare”, perché la pallina quando viene colpita si comprime e ricorda un suono simile a “squash”. 

A squash si gioca in due oppure in quattro persone, cioè in doppio. Il campo è indoor, al chiuso, ed è più piccolo di un campo da tennis. È circondato da quattro pareti, in muratura o in vetro, che fanno parte del campo e il pavimento, di solito, è in legno.

La palla è molto leggera, pesa 23 grammi, e ha una particolarità: al suo ’interno c’è una goccia d’acqua. Dopo i primi minuti di palleggio, il materiale di cui è composta si surriscalda e la palla aumenta la capacità di rimbalzo e la velocità. Esistono più tipi di palline, riconoscibili dai diversi colori e dal numero di puntini sulla superficie, uno o due, da scegliere in base all’abilità di chi gioca. 

E ora vediamo nel dettaglio come si gioca a squash e le regole base. 

In una partita a due, le persone che si sfidano sono molto vicine perché condividono lo stesso campo e si alternano nei colpi alla palla. Se nel match si riscontrano comportamenti che ostacolano ii movimenti dell’avversario/a, sono previste le cosiddette “interferenze”, come “stroke” (una penalità) e “let”. 

Chi è la prima persona a battere? Lo decide il giocatore o la giocatrice sorteggiato/a, che sceglie anche il box di servizio, area occupata in modo alternato ogni volta che si conquista un punto. 

Dopo il servizio, l’obiettivo del gioco è far toccare alla palla la parete frontale (ma può colpire anche di sponda quella posteriore o le laterali), prima di rimbalzare a terra non più di una volta. Dopodiché, spetta all’altra persona far toccare alla palla sempre la parete frontale sopra la linea di servizio inferiore, detta “Tin”, ed entro quella superiore di fuori campo. 

Quando chi batte fa punto mantiene il servizio, invece quando chi riceve segna un punto conquista sia il punto che il servizio.

E ancora, se la palla rimbalza a terra più di una volta e la persona avversaria non riesce a raggiungerla commette un errore. Sono errori anche quando una persona manda la palla fuori campo, oppure colpisce la persona avversaria con la palla prima che tocchi la parete frontale. 

Vince la partita di squash chi ottiene più game tra i 3  –  previsti solo nel caso dei tornei ufficiali a squadre – o i 5 canonici di cui si compone questo sport. Ogni game è formato da 11 punti  – 15 invece per i tornei a squadre con 3 game -, da aggiudicarsi senza il cambio palla. 

Se un game vede una condizione di parità (10 a 10) il gioco dura di più perché bisogna attendere che una delle due persone in gara ottenga un vantaggio sull’altra di due punti netti. 

Una partita a squash non ha una durata prestabilita perché dipende dalla bravura di chi gioca. In media, però, una partita di squash dura circa 40 minuti ma può prolungarsi anche per più o meno tempo. Se si verificano più volte punteggi di parità, la partita dura di più.

Padel e squash, così come il tennis, sono sport che appartengono alla stessa famiglia perché si giocano con racchette e palline. Ma oltre ai numerosi punti in comune e alle somiglianze, ci sono differenze tra padel e squash.

Vediamo di seguito quali sono:

Se dopo aver letto questo articolo su come si gioca a squash ti è venuta una gran voglia di metterti subito alla prova per ottenere i benefici che questo sport garantisce, trova l’insegnante di squash vicino a te e divertiti.

Sei una persona esperta di squash e hai già tutte le qualità per insegnare? Registrati gratis sulla nostra piattaforma per ampliare la tua clientela e scopri tutti i vantaggi.

Have a nice… squash!