Come diventare insegnante di Pilates: corso CONI, scuole e guadagno

Da tempo frequenti lezioni di Pilates? Hai una formazione in osteopatia o fisioterapia? O magari hai una passione per il fitness, o lo Yoga, e per questi motivi ti piacerebbe diventare istruttrice o istruttore di Pilates? È da un po’ che questa idea ti passa per la mente, ma non sai ancora bene come metterla in pratica, quali sono i corsi migliori e quanto guadagna un/a insegnante di Pilates. 

Ci pensiamo noi di Jopla a spiegarti tutto, in modo semplice, a partire da come diventare insegnante di Pilates. 

Buona lettura!

Innanzitutto è bene chiarire, per chi non lo sa, cos’è il Pilates o, più precisamente, il Metodo Pilates. Si tratta di una disciplina recente, nata agli inizi del Novecento, che prende il nome proprio dal suo fondatore, Joseph Pilates. L’obiettivo del suo creatore era la riabilitazione fisica da lesioni e infortuni di ballerine, ballerini e di reduci di guerra. Ciò avveniva, e avviene, non solo a corpo libero sul matwork (tappetino) ma anche grazie all’ausilio di macchinari e strumenti progettati appositamente per gli esercizi, tra cui citiamo cadillac, barrel e reformer.  

Il Pilates unisce in una sola disciplina la ginnastica posturale (in particolare si focalizza sulla colonna vertebrale), il rafforzamento e la tonificazione della muscolatura, la respirazione coordinata con i movimenti e il controllo mente-corpo. 

Per eseguire gli esercizi al meglio, essi devono svolgersi secondo i sei principi del Pilates: concentrazione, controllo, fluidità, precisione, respirazione e baricentro (power house).

Il metodo presenta alcuni rimandi e ispirazioni alle discipline orientali, come lo Yoga, ma si differenzia nella pratica e nella filosofia. In questo altro nostro articolo ti spieghiamo nel dettaglio la differenza tra Pilates e Yoga. 

Ma ora vediamo ciò che più ti interessa sapere: come diventare insegnante di Pilates. 

La prima informazione utile da dare, anche per chiarire il contesto, è che in Italia l’insegnante di Pilates rientra tra le professioni non regolamentate (legge 4/2013) e dunque non sono necessari né l’iscrizione a un albo professionale, né la laurea. 

Va detto, però, come sottolinea anche l’Associazione nazionale Fitness, che alcune Regioni, come Lombardia e Toscana, chiedono che a lavorare in palestre e centri fitness sia personale laureato in Scienze Motorie, oppure in possesso di un diploma di un ente sportivo riconosciuto dal CONI-Comitato Olimpico Nazionale Italiano. 

Ecco dunque che un corso, una certificazione, un tesserino o un titolo riconosciuti, anche a livello internazionale, possono darti una marcia in più e aiutarti a differenziarti dalla concorrenza e a spiccare agli occhi di clientela e di eventuali datori di lavoro.  

I corsi e le scuole per istruttore di Pilates, riconosciuti da CONI e ASI-Associazioni Sportive Sociali Italiane o altri enti, sono davvero numerosi in Italia. Si differenziano per metodo, programma, percorso, modalità (anche online per la parte teorica), livelli di apprendimento (I° e II°) e costi. Alcuni corsi prevedono crediti formativi e un esame finale. 

Qui di seguito ti elenchiamo alcune scuole e realtà, ma ne esistono davvero tante: Pilates Italia srl, Fitnessway, Federazione Italiana Fitness, Accademia Italiana Fitness, Postural Pilates. 

Per essere un/a professionista del Pilates, e sbaragliare la concorrenza, è consigliato anche avere un attestato di Primo Soccorso, ma anche frequentare corsi di aggiornamento oppure che ti specializzano su certi aspetti della disciplina, come il Pilates in gravidanza, nella terza età e per persone con specifici problemi posturali. 

Ora che sai come diventare insegnante di Pilates e differenziarti, vediamo anche altre informazioni utili. 

Innanzitutto un/a insegnante di Pilates possiede numerose competenze, imparate durante i corsi che ha frequentato. Conosce l’anatomia e i nomi di muscoli e ossa, la biomeccanica dei movimenti del corpo, gli esercizi per la riabilitazione o per migliorare la postura, e sa come utilizzare i piccoli attrezzi – palla, foam roller e magic ring –, e i macchinari del Pilates – chair, cadillac, reformer e ladder barrel. 

Un bravo istruttore e una brava istruttrice di Pilates applicano al meglio le loro conoscenze in merito al metodo, apprese con corsi ed esperienza, per fare raggiungere gli obiettivi e ottenere risultati e benefici, sia per il corpo che per la mente, alla clientela.  

In base alle caratteristiche di ciascuna persona a cui si rivolge, l’insegnante di Pilates studia un programma personalizzato e una modalità di insegnamento adatti al livello, alle necessità, alle eventuali problematiche di salute e alle caratteristiche psicologiche del/la cliente. 

Come specifichiamo sempre, il guadagno di un/a professionista dipende da molte variabili che entrano in gioco: gli anni di esperienza, le certificazioni e le specializzazioni ottenute, e dove lavora. I contratti e le collaborazioni, infatti, possono essere di diverso tipo e contemplare differenti tipologie di pagamento: a ore oppure un fisso mensile.

Chi ha appena iniziato ha un guadagno più basso, intorno ai 1.000€ netti, rispetto a chi ha molta più esperienza e si è fatto un nome e può raggiungere anche oltre 2.000 euro netti al mese. Uno stipendio, per fare una media, si aggira circa tra i 1500-1.600 euro netti.

In questo articolo ti abbiamo dato informazioni e dritte utili per la tua carriera: come diventare insegnante di Pilates, i corsi CONI e le scuole riconosciute, ma anche cosa fa un istruttore di Pilates e quanto guadagna. 

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